Lettera aperta di Patrizio Gragnano…..

Io resto e resisto.

Lettera aperta di Patrizio Gragnano – Assessore PRC VI Municipalità di Napoli

patrizio-parla21Caro Nichi, in queste ore difficilissime mi capita spesso di pensare a com’era il nostro partito quando nel 1994 ho deciso di aderivi, ricordo nitidamente la sezione sempre chiusa di san Giovanni a Teduccio , giusto di fronte alla scuola che frequentavo e quella cupa e austera di Ponticelli nella quale sbirciavo cercando in vano di trovavi qualche mio coetaneo. Allora per quelli come me che militavano nell’U.d.S. la strada obbligata era di aderire al PDS. Strutture , spazi, occasioni e il fascino di far parte di un grande partito che tanto ricordava il PCI di mio padre e mio nonno. Decidemmo però, in pochini per la verità, di fare la cosa più difficile ed esplorare quei luoghi angusti che erano i “Circoli” , e non sezioni, di Rifondazione. L’impatto non fu dei migliori e per dirla tutta, ci volle una bella resistenza, per stare in quel progetto che era così diverso da come me lo immaginavo visto da fuori, ma qualcosa stava cambiando. C’era Fausto Bertinotti, e c’eri pure tu caro Nichi , che siete stati l’esempio e la giuda per una nuova generazione di comunisti che ha coltivato e a lungo anche concretizzato, il sogno costruire un partito che per dirlo a parole tue sia “Un partito non un restato”. Un progetto di una comunità di uomini e donne che era dovunque e comunque , e lì veniva rispettato e a volte ammirato perché osava tentare di cambiare la società. Ho sostenuto con convinzione all’ultimo congresso la battaglia per continuare a cambiare rifondazione e insieme ad altri abbiamo aperto la nostra “sezione”, rimpicciolendo il nostro simbolo e confondendolo con altri tre , uguali nella grandezza ma di tre associazioni territoriali. Abbiamo chiamato questo luogo “Officina della Sinistra”, perche vogliamo costruire la sinistra con la gente che lavora e non con i ceti politici. Questa volta nichi, e mi fa veramente male, non vi seguirò perché un congresso perso è una motivazione troppo debole per mollare tutto. Dentro di noi c’è una pessima aria e si respira quel clima afoso che precede la bufera. Ma credo che a chi sceglie di “sentire il dolore del mondo e sceglie di costruire le forme che lo alleviano” , non è concesso di avere la presunzione della verità in tasca. Io scelgo di restare e resistere. Scelgo di restare perche senza rifondazione “la sinistra unita” in questo paese sarebbe una mera fusione di ceti politici. Scelgo di resistere perché il mio quartiere, la mia città e il mio paese hanno bisogno di qualcuno che dia voce alle tante sofferenze che si celano dietro la squallida futilità della società in cui viviamo. Imbocca al lupo caro Nichi , farò sempre la mia parte affinche un giorno potremo ritornare a stare nella stessa casa, una grande casa della sinistra.

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Una Risposta

  1. Caro patrizio,
    desidero dirti che votero Rifondazione per le Europee…allla provincia non lo so ancora…Ciao Salvatore

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